L´installazione acquisita nel 1997 nella collezione permanente della Galleria Comunale di arte moderna e contemporanea di Roma – MACRO – è stata gentilmente prestata e riproposta in un nuovo allestimento all’interno del Festival della Filosofia.
La scultura in ferro dalle forme ellittiche intrecciate (lo scheletro di un mappamondo o i confini dell’uomo vitruviano di Leonardo: o semplicemente l’immagine di una sfera decostituita, di un punto elettronico) si articola in una serie di video proiezioni fuori scala e senza cornice nelle quali il progetto al computer dell’opera plastica fuoriesce verso il suo doppio fisico.
Un confronto di trascendenze tra materia materiale e materia immateriale, oltre che tra immagine e suono, mossa da una struttura di luce elettronica e di colori fortemente archetipici – la creazione della Luce e della Forma – è ulteriormente rafforzata dalla intensa partitura musicale originale firmata da Nicola Sani e Luca Spagnoletti.
Opera di forte impatto emotivo e accentuata, laica spiritualità.
Marco Maria Gazzano